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Meditazione e fibromialgia
Nuove ipotesi di trattamento
Attualmente si stima che il 3-5 % della popolazione italiana (e più di 14 milioni in Europa), in maniera assai prevalente il sesso femminile, sia colpito da una malattia “emergente” denominata “fibromialgia”. E tale percentuale sembra essere in aumento in maniera esponenziale. Molti di questi pazienti vengono però scambiati per isterici, depressi, o con disturbi di personalità. Diagnosi certamente errata. Per cercare di capire
dobbiamo cercare di allargare le nostre conoscenze di psicologia, psicofisiologia e neuroscienze. La fibromialgia (FM) è una sindrome cronica spesso invalidante. Il sintomo principale è il dolore diffuso dei tessuti molli extrarticolari, come muscoli, tendini e fasce muscolari; ma questi dolori
sono solo la punta dell’iceberg di una sindrome molto più complessa.
Sintomi
L’elenco che segue vuole essere riassuntivo, ma purtroppo non risulta esaustivo, in quanto praticamente tutto il corpo è colpito da “strani” sintomi. Tra i sintomi fisici abbiamo dolore riferito ovunque, dalla testa ai piedi; stanchezza cronica; rigidità muscolare; cefalea ed emicrania; disturbi
del sonno; alterazioni delle percezioni sensoriali; disturbi gastrointestinali; alterazioni dell’equilibrio; dismenorrea, vaginismo e dispareunia nelle donne; tachicardia con cardiopalmo, dolori condrosternali ed intercostali, uniti a difficoltà respiratoria; allergie multiple....e molto altro.
Tra i sintomi psicologici abbiamo: disturbi cognitivi (perdita di memoria, difficoltà di concentrazione, confusione mentale); ansia, depressione e attacchi di panico.
I dolori e i sintomi sono in genere aggravati da eventi quali cambiamenti di temperatura o di stagione, fattori ormonali (dolori mestruali o problemi alla tiroide), oppure stress psicofisiologici (es. lavoro, problemi economici o familiari).
Diagnosi
Al giorno d’oggi non sembrano ancora esistere segni diagnostici o esami di laboratorio caratteristici e la diagnosi si fa spesso per esclusione. Innanzitutto bisogna quindi escludere patologie che ne simulino i sintomi, come ad esempio reumatismi, ipotiroidismo, sindrome dolorosa
miofasciale o altro. Escluse quindi patologie conosciute, ci si basa innanzitutto quindi sul dolore riferito dai pazienti, dolore che deve essere diffuso e presente praticamente 24 ore su 24, con rigidità muscolare unita ad intensa stanchezza, disturbi del sonno, disturbi della memoria
e dell’attenzione; questo per almeno tre mesi. Si usa poi verificare la dolorabilità a punti chiamati tender points, che sono punti localizzati in corrispondenza di specifiche sedi tendinee o muscoloscheletriche, e che sembrano comunque coincidere con determinati punti rintracciabili
sui meridiani nella medicina cinese; se il paziente prova un dolore praticamente insopportabile alla pressione di almeno 11 punti su 18, alcuni diagnosticano la fibromialgia.
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a cura del dott. Alessandro Mahony - psicologo
Presidente Società Italiana Tecniche di Meditazione (SITEM), è disponibile per informazioni e/o consulti.